Thomas Jonglez

Anni fa, sono stata invitata presso la libreria Travessa di Rio de Janeiro alla presentazione del libro “Rio insolita e segreta”, di Manoel De Almeida e Silva, Marcio Roiter e Thomas Jonglez della casa editrice Jonglez.

In quell’ occasione acquistai il libro e rimasi sorpresa nello scoprire una Rio de Janeiro diversa da quella abitualmente descritta, una Rio de Janeiro che oltre alle sue magnifiche spiagge nasconde una gran quantità di tesori e luoghi inaspettati, con foto, indirizzi e riferimenti per le visite.

Fondatore della casa editrice è Thomas Jonglez. Persona eclettica, avventurosa, curiosa e coraggiosa. Un esploratore dei nostri giorni.

Dopo aver ultimato gli studi in gestione d’impresa, nel 1992 Thomas Jonglez decide di partire all’avventura.

Il primo viaggio, durato sette mesi, lo conduce in America del Sud, dove si reca, con lo zaino in spalla, per perfezionare il suo spagnolo: Argentina, Bolivia, Paraguay, Cile e Perù, percorre più di 5000 km in autostop e perfino in “barcastop”.

Ritornato in Francia, parte per il servizio militare.

Concluso il servizio militare, Thomas acquista un biglietto sola andata per Pechino e decide di rientrare a Parigi senza prendere l’aereo: lo aspettano sette mesi di un viaggio straordinario. Entra illegalmente in Tibet, attraverso una strada quasi impraticabile raggiunge il Kashgar e il Turkistan cinese. Raggiunge il Pakistan. Parte quindi per l’India, dove compie un’iniziazione alla meditazione prima di ritornare in Pakistan, e attraverso il Belucistan, giunge in Iran. Attraversa quindi il Kurdistan, la Turchia, la Grecia, la Macedonia (è il primo straniero a varcare la frontiera tra i due paesi: la Macedonia, di nuovo indipendente, ha appena riaperto le sue frontiere con la Grecia), l’Albania, l’Italia, la Svizzera, poi Parigi, dove arriva alla Gare de Lyon.

È proprio al ritorno da questo viaggio che scrive la sua prima guida: Paris 300 lieux pour les curieux (Parigi: 300 luoghi per i curiosi). 

Subito dopo viene assunto da Usinor come responsabile del settore export per l’America del Sud. Nel 2000 crea insieme a Usinor una società per vendere l’acciaio online sotto la responsabilità di Francis Mer, futuro ministro dell’economia, cui dà conto una volta a settimana dell’avanzamento del progetto. 

Parte quindi per Bruxelles per due anni per dar vita a un market place Internet con i concorrenti di Usinor.

Alla fine del suo soggiorno a Bruxelles, Thomas fonda la casa editrice “Edizioni Jonglez”.

Edizioni Jonglez è una casa editrice vincitrice del premio per editori indipendenti, con sede a Parigi e uffici a Berlino, Londra, Madrid, Rio e Roma.

Produce una serie di guide di viaggio (collane sui luoghi “Insoliti e segreti” e le esperienze eccezionali “Soul of”) e volumi fotografici (serie “Foto”), scritti da esperti locali e destinati ad abitanti e viaggiatori curiosi.

I luoghi descritti sono insoliti e sconosciuti, con lo scopo di incoraggiare in tal modo i lettori ad abbandonare i sentieri più battuti.

Raggiungo Thomas al telefono.

Dieci domande

Ciao Thomas, dove ti trovi adesso?  Ciao Paola, sono a Berlino.

Com’è la tua giornata? Durante la settimana la mia giornata trascorre esaminando i libri in preparazione, ma appena posso approfitto per uscire a passeggiare per Berlino, città che adoro.

Perché hai deciso di aprire una casa editrice? Avevo già scritto un libro guida su Parigi. Sette anni dopo, durante un viaggio in Siberia, si è imposta dentro di me, senza sapere né il perché né il come, l’idea di aprire una casa editrice. Volevo cambiare la mia vita, avevo bisogno di essere il capo di me stesso e sentivo che l’editoria culturale mi corrispondeva perfettamente.

Cosa non può mancare in un libro? Il piacere della scoperta.

E nella valigia? La valigia deve essere leggera. Anzi, se possibile, dovrebbe essere vuota per viaggiare più facilmente e anche per poterla riempire al ritorno con più cose possibili del Paese che si visita.

Qual è il criterio con il quale tu e i tuoi collaboratori scegliete le città da descrivere nei vostri libri? Qualsiasi città grande per noi è interessante, ma anche città minori con molta storia e cultura possono essere intriganti. Venezia è un esempio perfetto, ma anche città come Bergamo ad esempio, possono essere interessanti per il nostro concetto di città insolite e segrete. 

Qual’è la cosa che viaggiando hai capito maggiormente? Che il mondo è piccolo!

Venezia e Rio. Due città dove io vivo e nelle quali anche tu hai vissuto. Due aggettivi per descriverle? Uniche nel loro genere e meravigliose per la loro bellezza.

Ci saranno nuove pubblicazioni? Si, prepariamo sempre più di dieci, quindici titoli, quindi ci saranno nuove pubblicazioni anche quest’anno.

C’è in Thomas un lato “insolito e segreto”? Oltre al viaggio fisico, esiste un altro viaggio, quello dentro di noi. Ed è sicuramente il più interessante proprio perché il più insolito e segreto.