Mandranova Resort

Pure colline chiudevano d’intorno 
marina e case; ulivi le vestivano 
qua e là disseminati come greggi,
o tenui come il fumo di un casale 
che veleggi 
la faccia candente del cielo. 
E. Montale

Sono arrivata al Mandranova Resort in una tarda mattinata di un giorno di settembre con un’amica che aveva conosciuto i proprietari Silvia e Giuseppe ad una delle tante manifestazioni cui partecipavano per far conoscere il raffinatissimo olio di loro produzione. Salendo per la collina, a pochi chilometri dal mare, verso il Resort e la sede dell’azienda agricola mi sono incantata a guardare la distesa di olivi ai lati della strada e, varcata la soglia, sono entrata in una vera e propria oasi punteggiata di palme e piante africane. Siamo a pochi chilometri da Agrigento e qui si trova la tenuta di 180 ettari che conta quasi 10.000 alberi, in parte ultracentenari, che produce oli eccezionali oltre a squisite conserve di ottima qualità. In questo contesto collinare dove il tempo sembra essersi fermato, con le luci e i colori intensi della Sicilia, e dove spira la brezza marina, sorge il Mandranova Resort. 

Gli alloggi si trovano all’interno del vecchio casale di famiglia, il “Casale” appunto, opportunamente ristrutturato, arredato con i mobili originari, con le mensole piene di libri e le foto di famiglia che rendono gli ambienti caldi e accoglienti. Il Casale conta sei camere, tre superior e due suite, tutte dotate di ogni comfort. Altre quattro camere si trovano all’interno del “Casello” una ex stazione ferroviaria, a 30 metri dal Casale che si affaccia sul giardino. La “Robazza” invece, l’altro fabbricato antico trasformato in villetta, è a circa 300 metri dal Casale ed è immersa nell’oliveto: dalla sua torretta lo sguardo dopo aver percorso la vallata può sconfinare fino al mare. La piscina è stata ricavata dalla “gebbia”, una grande vasca utilizzata nel passato per l’irrigazione agricola. Caratteristiche del Mandranova Resort sono la sua posizione un pò isolata che offre un panorama unico sulla natura circostante e un ambiente all’insegna della tranquillità e del relax.

Ma altro punto forte del Mandranova Resort è il cibo, sia quello offerto dal territorio -la ricotta fresca, i fichi e la frutta-, sia quello prodotto in azienda -l’olio, le mandorle, le composte di limoni e mandarino, il pesto di pistacchi e le tante altre ottime conserve-, sia quello preparato nella moderna cucina del Resort come le torte servite per colazione o i piatti della cucina tradizionale rivisitati in chiave moderna. E a proposito di cucina, si può partecipare a un corso sotto la guida appassionata di Silvia. Al Mandranova Resort si può anche visitare l’uliveto e il frantoio, per conoscere i segreti della coltivazione e della produzione dell’olio extra vergine di oliva o andare per le colline a bordo di una Land Rover per ammirare le distese di ulivi e mandorli dell’azienda o ancora, trascorrere una giornata in barca con pranzo a bordo o riposarsi nella spiaggia privata di Cala del Re (con annesso pranzo nel loro ottimo ristorante di pesce). Mandranova Resort è anche un buon punto di partenza per visitare la Valle dei Templi, la Scala dei Turchi e spingersi fino all’Ortigia o a Marzamemi. 

A Mandranova si vive in un clima rilassante e allo stesso tempo piacevolmente conviviale, dove i padroni di casa Silvia e Giuseppe, sempre presenti e impegnati a rispondere alle esigenze degli ospiti, si spendono per farli sentire in famiglia, secondo i valori e la migliore tradizione di quella meravigliosa terra e ricca di storia, di cultura, di poesia che è la Sicilia. 

E le “Dieci Domande” sono proprio rivolte a loro.

Dieci Domande

Buongiorno Silvia e Giuseppe, cosa vi ha spinto a fare il mestiere di produttori di olio? La presenza dell’azienda agricola di famiglia e la volontà di curare ciò che per tanti anni era stato condotto da mio padre con amore e tanta passione, mi hanno spinto a cercare una coltivazione che potesse conciliarsi con la vita cittadina che vivevamo prima di questa avventura. L’olivo ci è sembrato l’albero più adatto, sia per la sua presenza sul territorio, sia per il prodotto che può dare. Poi, con l’esperienza, siamo diventati “olivicoltori”.

L’olio siciliano è speciale. Quanto sono importanti il territorio e la tradizione nella produzione di olio? Il territorio è molto importante, la tradizione un po’ meno. Mi riferisco ai metodi di conduzione, raccolta ed estrazione che, se tradizionali, non consentono la produzione di un olio di elevata qualità. La tecnologia nel processo di estrazione è fondamentale, così come l’epoca di raccolta e le metodologie di conservazione del prodotto… l’opposto di quanto si faceva prima!

Il progetto di creare il Mandranova Resort, invece quando e come è nato? C’è un momento della vita in cui ci si ferma per analizzare il proprio passato e programmare il futuro. È il momento in cui si hanno ancora abbastanza energie per approcciare una nuova vita, un nuovo progetto, accollandosene i rischi e le fatiche. Quando ci siamo soffermati per l’analisi, dovevamo scegliere se continuare a vivere una vita in città, lavoro d’ufficio -anche se gratificante- o se fosse arrivato il momento di cambiare. Abbiamo scelto l’azienda agricola. In quel momento abbiamo deciso di ristrutturare e aprirci all’ospitalità. 

Qual è la tipologia di cliente che viene ospite nel vostro Resort?Tendenzialmente straniero, il viaggiatore che non cerca l’albergo moderno e tecnologico, ma preferisce vivere con i proprietari in una casa di campagna. La voluta mancanza della TV diventa un punto di forza!

La cucina è uno dei vostri punti di forza. Qual è l’ingrediente segreto che dà sapore ai vostri piatti? Utilizziamo i nostri prodotti, olio extravergine e mandorle, la nostra cucina è semplice, ma accurata. Il vero “ingrediente segreto” è la passione di nostro figlio Gabriele che integra la professionalità acquisita con gli studi e le esperienze lavorative con i profumi ed i sapori della nostra terra.

Quali iniziative avete promosso e/o quali cambiamenti avete apportato per l’apertura? Nessuna iniziativa, nessuna promozione o pacchetto speciale. Il Resort è aperto nel rispetto della normativa. Ovviamente abbiamo adeguato la nostra offerta alle nuove regole imposte/suggerite, affinché i nostri ospiti possano sentirsi sicuri ed a proprio agio.

Pensate siano cambiate le esigenze dei clienti? Siamo tutti molto più attenti ai comportamenti, sia nostri che di chi ci sta vicino.

Con quali sentimenti avete vissuto il periodo di lockdown? Inizialmente con molta preoccupazione, più per i nostri figli che per noi stessi. Il lockdown a Mandranova non è stato particolarmente pesante e l’azienda agricola ha richiesto lo stesso impegno degli anni passati. L’olio ha avuto successo e le consegne a casa ci hanno consentito di non fermarci. Abbiamo lavorato da soli, senza il supporto del nostro staff – anche loro in lockdown. La primavera ci ha concesso di vivere in grande armonia con la natura.

Quali sono le vostre aspettative riguardo alla ripresa del turismo? Non abbiamo aspettative di lavoro intenso. Gli stranieri non hanno ancora ricominciato a viaggiare, prevediamo una lieve ripresa da agosto anche se legata al turismo italiano.

Voi che accogliete tanti turisti e viaggiatori, avete modo di viaggiare? E se sì, che viaggiatori siete? Amiamo molto viaggiare anche se i nostri viaggi si concentrano nel nostro periodo invernale, quando il Resort è chiuso. Con Mandranova, abbiamo cambiato il nostro modo di viaggiare, abbiamo imparato molto dai nostri ospiti. Poche valigie, niente è indispensabile; ricerca del vero piuttosto che dell’apparenza; cultura; ristoranti piccoli e di tradizione e soprattutto non ci lamentiamo, non pretendiamo di trovare il nostro stile, rispettiamo l’offerta locale.

http://www.mandranova.com/it/