A Rimini nei giorni scorsi si è tenuta la 57ª edizione del TTG Travel Experience, il salone dedicato al turismo che anche quest’anno è stato affiancato da Regeneration! The Hospitality Design District by SIA, dedicato all’hospitality design, tema quanto mai attuale con la nuova ricerca di spazi necessaria negli alberghi, da Sun Beach & Outdoor Style, rivolto al mondo del campeggio e delle spiagge e, per la prima volta, da International Bus Expo sul trasporto collettivo di persone. L’affluenza degli operatori del settore per raccontare città, territori ed esperienze è stata numerosa e nel pieno rispetto delle norme governative per la prevenzione. Dopo i saluti istituzionali del Presidente di IEG Lorenzo Cagnoni, del Sindaco di Rimini Andrea Gnassi e dell’Assessore al Turismo dell’Emilia-Romagna Andrea Corsini, la presentatrice televisiva Simona Ventura ha condotto il talk show nel quale Lorenza Bonaccorsi, Sottosegretario al MIBACT, Giorgio Palmucci, Presidente di ENIT, Giovanni Malagò, Presidente del CONI e Bernabò Bocca, Presidente di Federalberghi, hanno messo a fattor comune il segnale che arriva da operatori e istituzioni: il mondo vuol viaggiare per tornare in Italia, il sistema perciò deve essere sostenuto con politiche economiche efficaci.

Fiera Rimini TTG

“Abbiamo bisogno di vaccini e soldi,” ha rimarcato il Presidente di Federalberghi Bernabò Bocca “solo il vaccino ci porterà fuori da questa situazione. Fino ad allora chiediamo di pensare alle tante imprese in difficoltà… Cambierà qualcosa sul turismo business e le riunioni, grazie alla tecnologia… La gente ha voglia di viaggiare e venire in Italia. Sono ottimista, già dalla seconda metà del 2021 vedremo la ripresa. Ma senza la collaborazione tra pubblico e privato, nessuno ce la può fare da solo“.

ospiti apertura fiera turismo Rimini

«Finché non sarà disponibile il vaccino” ha aggiunto il Presidente di ENIT Giorgio Palmucci, “la variabile nella scelta della destinazione è la sicurezza. L’85 per cento di chi ha viaggiato nel 2020 ha ritenuto sicure le misure prese da imprenditori e territori. Dobbiamo raccontare con più ottimismo il turismo in condizione di sicurezza. Nessuno può dire di essere Covid-free, ma dai 28 uffici che ENIT ha nel mondo percepiamo il sentiment sull’Italia. È scomparsa l’immagine negativa, perché abbiamo detto la verità sul virus. Il covid non ha distrutto il nostro hardware: la bellezza dei nostri luoghi, dobbiamo continuare a raccontarla in USA, Giappone, Cina e anche agli italiani che ancora non l’hanno riscoperta. Eventi come il TTG mostrano che possiamo rispettare le regole, senza spaventarci».

giro d'Italia partenza

TTG Travel Experience e Giro d’Italia: entrambi promuovano l’Italia sia indoor che outdoor, entrambi sono capaci di coniugare al meglio molteplici e diverse dimensioni: culturale, turistica, mediatica, politica, ambientale, formativa e solidale.  Entrambi ci dimostrano come tutt’ora si possano creare momenti di aggregazione in piena sicurezza. 

In concomitanza con la chiusura della manifestazione riminese, si sta correndo il Giro d’Italia, manifestazione che da sempre crea un forte coinvolgimento della popolazione che si trova sul tracciato del percorso. Partito il 3 ottobre dalla Sicilia per risalire poi la penisola fino ad arrivare al tanto agognato traguardo di Milano in Piazza Duomo domenica 25 ottobre. Sabato il Giro ha toccato anche la mia amata città natale, Conegliano, tappa attesissima battezzata Wine Stage, ovvero tappa del vino: più di 34 chilometri che da Conegliano a Valdobbiadene attraversando un’area di oltre 9.000 ettari, diventata Sito Unesco proprio grazie al suo particolare paesaggio caratterizzato da salite e discese, hanno reso questa ‘cronometro’ forse una delle più spettacolari in assoluto.  Ho assistito alla tappa: la gente, lungo la salita di Ca’ del Poggio, è galvanizzata all’arrivo dei ciclisti, ma composta. Non ci sono assembramenti: solo urla, applausi e foto. Le mascherine ci sono, ma non fermano l’entusiasmo che accoglie i corridori. 

Copertina libro Impact Factor

Interessante inoltre lo studio condotto da Nicola Ferrigni e Marica Spalletta sul Giro d’Italia: “Un evento sportivo di portata internazionale, un palcoscenico importante per mettere in mostra la grande bellezza italiana e infondere linfa ai flussi turistici, tanto delle località che già godono di ampia visibilità quanto da quella miriade di borghi sconosciuti ai più e che invece rappresentano una delle principali ricchezze del nostro Paese. La valorizzazione del territorio resa possibile dalla “Corsa Rosa” passa non soltanto attraverso un incremento dell’awareness (intesa come riconoscibilità da parte dei potenziali turisti) e una maggiore domanda turistica, ma anche attraverso un rafforzamento del legame della città con la popolazione residente”. (L’impact factor del Giro d’Italia. Analisi degli impatti della corsa rosa pubblicato da Eurilink University). Un fenomeno che Indro Montanelli diceva avere: “Quello strano potere di trasformare in domenica ogni giorno della settimana”. Quest’anno il Giro d’Italia ha anche una valenza simbolica se mi è consentito dire, perché il ciclismo è uno sport che mette a dura prova la tempra di chi lo pratica sia in fase di preparazione sia in gara, insegna a dosare razionalmente le energie, a “non mollare” di fronte alla fatica e prepara ad affrontare le situazioni più difficili, anche in solitaria. Tutto ciò di cui il nostro Paese sembra aver bisogno per superare le difficoltà di questo particolare periodo.