Il nuovo progetto firmato da Stefano Boeri Architetti e sviluppato da Cazzaro Costruzioni Srl
Quando ho incontrato il giovane e intraprendente architetto Gianmarco Cazzaro per visitare il cantiere di Ca’ delle Alzaie a Treviso, la prima cosa che mi ha colpita è stata la frase impressa nei camion aziendali “E vissero felici e contenti“.
La Cazzaro Costruzioni Srl è una azienda a conduzione familiare con un’esperienza di tre generazioni che realizza complessi residenziali, interventi industriali, centri commerciali e fabbricati con particolari caratteristiche costruttive strutturali quali sale polifunzionali, chiese, palazzetti dello sport, case di cura ed ospedali. Un know how solido e riconosciuto dai propri clienti e dagli stessi competitor. Professionalità e passione sono le caratteristiche principali che contraddistinguono questa azienda oltre ad un continuo interesse per la ricerca di soluzioni d’avanguardia volte a migliorare la qualità abitativa degli edifici e a ridurre l’impatto ambientale: tutto ciò seguendo una visione imprenditoriale che si può riassumere in un motto “la rigenerazione è contaminante“.
“Se io lavoro all’interno di un quartiere e realizzo un immobile di livello alto, non soltanto per la classe energetica ma come standard qualitativi, quel fabbricato diventa un riferimento per chi dovrà costruire lì intorno. In questo consiste la contaminazione: il mercato del luogo sarà costretto ad adeguarsi salendo di livello, con beneficio per tutti. Questa è vera rigenerazione: sociale, economica e sostenibile“. Queste parole sono di Mauro Cazzaro, Presidente della Cazzaro Costruzioni Srl e dal 2017 anche Presidente dell’Ance -Associazione Nazionale Costruttori Edili- di Padova, che con i suoi due figli porta avanti con passione la propria azienda.
CA’ DELLE ALZAIE
Un esempio di quanto la rigenerazione sia contaminante è il complesso residenziale chiamato Ca’ delle Alzaie a Treviso. “Fin dall’inizio, abbiamo concepito Ca’ delle Alzaie come un progetto che avesse evidenti ricadute positive per tutti i trevigiani e non solo per le famiglie che avrebbero scelto il complesso come loro nuova casa – commenta Mauro Cazzaro- per questo abbiamo deciso di collaborare attivamente alla riqualificazione di uno degli spazi verdi più cari alla comunità, regalando per esempio delle postazioni di allenamento ai cittadini e lavorando fianco a fianco con Anthropica nel combattere il degrado: l’obiettivo è quello di rendere la zona più vivibile e frequentata, esaltandone la sua naturale bellezza“. Non un semplice progetto immobiliare quindi, ma un vero e proprio piano di riqualificazione a favore della collettività.
L’intervento, progettato dall’architetto Stefano Boeri (famoso per i due grattacieli di Milano chiamati Bosco verticale per la presenza di più di duemila specie arboree sulle facciate), è avvenuto attraverso il recupero di un’area di circa 10.700 mq. nelle vicinanze del centro storico di Treviso, un tempo a destinazione produttiva e attualmente in stato di degrado. Il progetto prevede la realizzazione di tre edifici residenziali in classe A, caratterizzati da un’integrazione tra la componente vegetale (120 alberi e 400 arbusti che produrranno 2,7 tonnellate di ossigeno ogni anno) e la struttura architettonica delle facciate, secondo un percorso di ricerca sulla riforestazione urbana.
Affacciati sul fiume Sile, i fabbricati si articolano in sette piani fuori terra e una piastra seminterrata per i garage, che trasforma il livello superiore in un ampio spazio verde. La distribuzione planimetrica, lungo il margine del fiume, permette a ciascuna unità abitativa di godere a pieno del rapporto con il paesaggio fluviale. Posti uno accanto all’altro, i tre edifici formano infatti un fronte discontinuo: ogni corpo si dispone secondo una differente rotazione per ottimizzare l’esposizione verso sud ed evitare l’introspezione reciproca. Ogni piano ospita dai due ai tre appartamenti; tutte le zone a giorno sono collocate a sud, verso il fiume, quelle a notte sono rivolte a nord. Le facciate principali a sud e a nord di tutti gli edifici sono attrezzate per ospitare alberature e grandi arbusti. Il terrapieno che copre il livello dei garage privati sarà interamente trattato a prato fiorito, con l’inserimento di arbusti e alberature. L’area pianeggiante sulla sommità è destinata ai giardini privati delle abitazioni del primo livello e a giardino, e in parte anche a orti condominiali. Questa straordinaria progettazione del verde sarà curata dall’agronoma di fama internazionale Laura Gatti. Gli edifici saranno rigorosamente a impatto zero e orientati al massimo risparmio energetico grazie a un isolamento termico duraturo ed efficiente, assicurato dalle soluzioni in laterizio di Wienerberger. In questo fantastico progetto anche i muri delle convenzioni classiche sono stati abbattuti per ridefinire gli spazi abitativi, ispirandosi ad una corrente progettuale di matrice contemporanea. Dalla massima qualità acustica al bikesharing condominiale, dai profumi alla pittura fotocatalitica.
Nulla è stato lasciato al caso, proprio per… vivere felici e contenti!