“…a Bologna non si perde neanche un bambino…”  Lucio Dalla in Disperato Erotico Stomp

Bologna. Sento il nome di questa città e mi emoziono. Ci ho vissuto dodici anni e ancora una parte del mio cuore le appartiene. Partiamo dai portici, che cosa meravigliosa! Un’immensa distesa di arcate che si snodano per le vie del centro, ed anche fuori porta, arrivando fino al Santuario della Madonna di San Luca sul Colle Della Guardia. Non esiste al mondo un’altra città che abbia tanti portici quanto Bologna: e proprio i portici, lunghi quasi 40 Km e candidati come “patrimonio dell’umanità” UNESCO, la rendono unica al mondo. I portici di Bologna sono una meravigliosa cornice ai palazzi, alle chiese, agli scorci tipici, alla vita ed all’anima della città, infatti sono il luogo del ritrovo e della socialità, sono le vie dello shopping, ma anche dei locali, le vie dei musei e delle gallerie d’arte. Sono l’ombrello sotto il quale ripararsi quando piove, ma anche il posto ideale per cercare refrigerio durante le afose giornate estive. Scopriteli, mentre passeggiate. Alzate il naso all’ insù per notarne le differenze nei soffitti, alcuni spogli, altri affrescati, altri in legno a cassettoni. Abbassate lo sguardo per osservare anche i pavimenti, alcuni grigi e cupi, altri con motivi colorati. Ed osservate le colonne, tutte diverse tra loro.

“Sovente, alle due di notte, rientrando nel mio alloggio, a Bologna, attraverso questi lunghi portici, l’anima esaltata da quei begli occhi che avevo appena visto, passando davanti a quei palazzi di cui, con le sue grandi ombre, la luna disegnava le masse, mi succedeva di fermarmi, oppresso dalla felicità, per dirmi: Com’è bello!” (Stendhal, Voyages en Italie, 1826)

Due Torri di Bologna
Le due Torri

In un luogo dove il tempo non ha bisogno di correre, camminate e incantatevi con i colori delle case e la vivacità di questa città. Infatti, a rendere unica questa città sono aldilà delle sue bellezze, le persone. Bologna è un luogo molto vivo, ricco di cultura ed eventi, animato da studenti universitari di ogni provenienza, ma non solo, anche da artisti, musicisti, casalinghe, anziani, biassanot (in dialetto bolognese si indicano coloro che vivono la notte). Passeggiate per il centro storico e immergetevi in una città piena di vicoli e scorci nascosti, palazzi dalla peculiarità unica e piazze meravigliose. Arrivando da Via Indipendenza ci si trova in Piazza del Nettuno, con la Biblioteca Salaborsa da un lato e Palazzo Re Enzo dall’altro, ed in mezzo la bellissima Fontana del Nettuno E’ uno scorcio meraviglioso, che cambia nel suo splendore di giorno o di sera quando le luci si accendono, nelle giornate serene o in quelle umide ed uggiose tipiche della pianura padana. Una piazza che fa da preludio alla famosa Piazza Maggiore, con la sua Basilica di San Petronio ed il Palazzo D’Accursio, piazza dalla quale poi si può continuare passeggiando tra i negozietti di Via Clavature o di Via degli Orefici. Da Piazza Maggiore verso Piazza Galvani, sotto il portico è possibile trovare diversi portoni aperti, che nascondono meraviglie spesso sconosciute. Due di queste, visitabili, sono il Museo Civico Archeologico ed il Palazzo dell’Archiginnasio con la sua biblioteca storica.

Bologna la dotta, Bologna la grassa, Bologna la rossa.

Questi tre aggettivi racchiudono la gran parte dello spirito di questa meravigliosa città. “Dotta” perché è sede della storica Alma Mater Studiorium, l’università più antica in Europa; “grassa” per la nota tradizione gastronomica, vicino alla famosa basilica di San Petronio c’è l’antico “mercato di mezzo” in cui i buongustai non saprebbero certo quale vetrina guardare. I tradizionali negozi di specialità locali sono l’esempio perfetto dell’edonismo bolognese, con salumi e formaggi d’ogni tipo, ma rigorosamente artigianali, per soddisfare i palati più esigenti; infine “rossa” per i riflessi dei mattoni con i quali fin dal medioevo sono stati costruiti torri e palazzi, Bologna infatti vanta un centro storico medievale tra i più estesi e meglio conservati d’Europa. Forse non tutti sanno che tra i vari epiteti che la descrivono vi è anche Bologna la “turrita”, questo perché fra il XII e il XIII secolo in città sorgevano circa un centinaio di torri. Delle 100 torri di Bologna oggi ne restano all’incirca 24 di cui la Garisenda e la Torre degli Asinelli sono senz’altro le più famose. E’ possibile salire sulla Torre degli Asinelli, con i suoi 498 gradini, per poter godere dall’alto di un panorama stupendo sui tetti rossi della città.

Piazza Santo Stefano
Piazza Santo Stefano

Infine, Piazza Santo Stefano, l’ampio spazio antistante la basilica di Santo Stefano, comunemente conosciuta come “sette chiese”, è uno dei luoghi più suggestivi di Bologna per la sua commistione di passato architettonico e presente sociale. E’, come un vasto sagrato, che però della piazza ha tutte le caratteristiche: Circondata da alcuni dei più bei palazzi bolognesi, è un punto di ritrovo per ogni genere di categoria sociale, in cui singoli e gruppi di tutti i tipi trovano una ragione per sostare. 

E ci sarebbe ancora molto da raccontare sui canali di questa città, sulle altre torri ancora visibili, sulla Bologna nascosta e sotterranea, sui musei, sui palazzi, sui cortili, sulle chiese, sull’ex ghetto, sulla passeggiata fino a San Luca, sui vicoli in cui perdersi, sulle storiche osterie, sui colli, sull’ironia e la stravaganza dei Bolognesi…