Come riportato in un articolo del quotidiano Il Sole 24 Ore: “…il Brasile, nonostante le turbolenze politiche e sanitarie, sta vivendo un momento ottimo – assicura Graziano Messana, managing partner di GM Venture e presidente della Camera di Commercio Italo-Brasiliana – infatti, molte grandi aziende italiane stanno investendo qui e fanno da traino per l’ingresso in questo Paese di medie imprese fornitrici…”. Ne è un esempio GOLDEN GOOSE che, supportata dallo studio Guarnera Advogados, in questi giorni ha aperto il suo primo negozio a São Paulo, all’interno del lussuoso centro commerciale JK Iguatemi. 

Il nostro viaggio è iniziato come un sogno. Un sogno partito da Venezia, arrivato fino agli skatepark a Los Angeles“. GGDB

Tutto è nato in un piccolo atelier nella zona industriale di Marghera. Una coppia di giovani designer veneziani, Francesca Rinaldo e Alessandro Gallo nel 2000 decisero di dar vita a Golden Goose, un marchio di abbigliamento che puntando sulla “perfetta imperfezione” tipica della produzione artigianale, aveva l’obiettivo di creare un prodotto artigianale di nicchia. Dalla sua fondazione, il prodotto artigianale di nicchia ha raggiunto un giro d’affari di 260 milioni di cui la gran parte (l’80% circa) generati oltre confine grazie a una proposta di total look venduta da una rete di 100 negozi a gestione diretta e dai canali on line. Negli anni Golden Goose ha subito vari passaggi di proprietà. Nel 2015 era stata acquisita dal fondo Ergon Capital Partners III per passare, due anni dopo, sotto il controllo del fondo Carlyle. Nel 2020 Palmira, fondo di private equity, ha acquistato il brand per 1,3 miliardi di euro.

Golden ManifestoDon’t be perfect – Be Younique

I momenti più affascinanti della vita di un individuo sono pervasi di imperfezioni che rendono ogni esperienza e ogni persona assolutamente perfetta. 

Quest’anno per festeggiare l’importante traguardo del ventesimo anniversario l’azienda ha deciso di aprire una nuova e innovativa sede milanese in via Ercole Marelli 10. Architettura d’ispirazione industriale per ricordare l’antica sede di Marghera, incursioni artistiche d’eccellenza rivolte al futuro e soprattutto un’attenzione particolare al benessere delle persone, considerate parte di una grande famiglia. Ed è proprio la voce dei suoi protagonisti a raccontare in “The perfect imperfection of Golden Goose”, libro che Golden Goose ha realizzato insieme alla casa editrice Rizzoli, la storia di questa azienda, dei suoi valori, di un sogno diventato realtà e di una famiglia in continua evoluzione.

Silvio Campara, CEO dell’azienda, in occasione della nuova collezione di pezzi effortless, la Golden Collection, racconta: “Non vendiamo solo sneakers, noi vendiamo tutti i ricordi che si creano camminando nelle nostre scarpe. Oggi indosso questo paio, le ho da ben quattordici anni. Perchè le tengo? Perché ho vissuto talmente tante avventure che non posso più considerarle un semplice capo d’abbigliamento, sono diventate parte della mia storia“. 

Ed è proprio così, io stessa ho un paio di Golden Goose comprate tantissimi anni fa a Bologna, quando ancora questo marchio non era così conosciuto, dalle quali non riesco a staccarmi. Le guardo e non importa quanto possano essere rovinate, consumate dal tempo, scolorite, mi piacciono così con quella stella verde così imperfetta. Potrei acquistarne un altro paio, ma il valore che hanno assunto nel corso del tempo è unico. E questo valore è un lusso. 

www.goldengoose.com